È davvero possibile un'archeologia senza scavo? Attraverso metodi di indagine come le prospezioni geofisiche, alla fotointerpretazione e, più in generale, al telerilevamento l'archeologia moderna è in grado di conoscere, prevedere e raccontare anche ciò che in superficie non si vede. Per diverse ragioni, Augusta Bagiennorum per diverse ragioni è un sito ottimale per l’applicazione di questi metodi, ma anche per la sperimentazione di nuove tecniche. Questo l’argomento della conferenza Archeologia senza scavo. Indagini geofisiche ad Augusta Bagiennorum che si terrà sabato 25 settembre, alle ore 20.30, presso palazzo Lucerna di Rorà a Bene Vagienna (sede del MAB – Museo Archeologico Civico di Bene Vagienna) , nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio. I resti sepolti della città romana nella piana della Roncaglia, infatti, si estendono su una superficie molto più ampia delle parti attualmente in superficie (inseriti nel percorso di visita) e anche più estesa delle zone esplorate dalle campagne di scavo realizzate tra la fine dell’Ottocento e i giorni nostri. In certe stagioni dell’anno, le strutture nel sottosuolo determinano una crescita differenziata della vegetazione e delle coltivazioni: questi segno talvolta sono visibili anche da terra, ma si leggono molto bene dall’alto, come chiunque può verificare semplicemente guardando le foto aree pubblicate in rete (Geoportale Nazionale; Geoportale della Regione Piemonte; Google Maps). Maggiori informazioni, si ricavano però con le prospezioni geofisiche. Attraverso apparecchiature specifiche ad elevata tecnologia , manovrate a terra o da drone, gli scienziati possono rilevare delle “anomalie geofisiche”, che vengono puntualmente rilevate. La mappatura di queste anomalie acquisisce significato attraverso l’interpretazione dei dati, che consiste in un continuo dialogo tra gli archeologi e gli scienziati.
Questi metodi pertanto ci consentono di iniziare a conoscere ampie parti di sottosuolo, senza doverle scavare: un enorme vantaggio per diverse ragioni, in primo luogo perché lo scavo è una azione di ricerca “distruttiva” (un deposito stratigrafico non può essere scavato due volte) e poi perché è anche un’attività molto più costosa. Certamente, lo scavo restituisce una quantità di dati esponenzialmente maggiore, ma questo tipo di indagine ne consente anche una migliore progettazione. Già da alcuni anni e nuovamente nel 2021, ad Augusta Bagiennorum, un’equipe costituita da ricercatori del Politecnico di Torino (Luigi Sambuelli e Chiara Colombero del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture) e dell’Università di Torino (Cesare Comina del Dipartimento di Scienze della Terra) in accordo con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria Asti e Cuneo. Durante la conferenza, gli scienziati presenteranno al pubblico, in modo divulgativo il loro modo di operare e, insieme agli archeologi (in particolare a Gian Battista Garbarino, direttore dell’area archeologica) forniranno alcune interpretazioni dei dati.
Le Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days) costituiscono il più partecipato degli eventi culturali in Europa, promosso dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea. Lo scopo della manifestazione è far apprezzare e conoscere a tutti i cittadini il patrimonio culturale condiviso e incoraggiare la partecipazione attiva per la sua salvaguardia e trasmissione alle nuove generazioni.
La partecipazione è libera fino a esaurimento dei posti disponibili in base alle norme di sicurezza sanitaria (COVID-19), condizionata all’esibizione del green pass ovvero di certificazione di tampone negativo eseguito nelle ultime 48 ore
Ingresso: gratuito, libero
Data Evento: 25/09/2021 - dalle ore 20.30 alle ore 21.30
INFO
Telefono: 0172.654152 (rif. Comune, Ufficio Turismo)
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Referente per l’ufficio dell’evento: Gian Battista Garbarino
COORGANIZZATORI: Comune di Bene Vagienna